Lo scorso 17 maggio 2018 l’Airbus A330 “Michelangelo Merisi da Caravaggio” avrebbe dovuto essere posizionato allo stand 404 dell’aeroporto di Malpensa. Già controllato e rifornito, il velivolo era pronto per compiere la lunga trasvolata verso Tokyo: la tratta del volo AZ 786 si compie senza scalo e ha bisogno di quasi dodici ore per raggiungere la capitale del Paese del Sol Levante.
I 160 passeggeri previsti quel giorno erano in attesa dell’imbarco al gate dell’aeroporto lombardo e mancava poco alla chiamata finale da parte del personale di terra. Come avviene in tutti i casi, e tutti i giorni, il finger – ovvero la passerella coperta tramite la quale i passeggeri possono imbarcarsi direttamente senza essere costretti a salire scale o a passare all’esterno dell’aerostazione – era in attesa che l’aereo venisse trainato nella posizione di parcheggio. Successivamente, il finger si sarebbe esteso per aderire alla perfezione all’ingresso anteriore sinistro dell’aereoplano.
È prassi normale che un aereo venga trainato da un trattore dello scalo fino ad un punto determinato, in modo che i vari finger possano adattarsi ai diversi aeroplani in attesa nelle varie posizioni di parcheggio.
Ma quel giorno qualcosa è andato storto. Da ciò che ci è stato riferito da Alitalia e da altre fonti locali – e sicuramente ci sarà un’inchiesta che appurerà fatti e responsabilità – l’operatore del trattore che trainava il “Caravaggio” avrebbe dovuto arrestarsi in corrispondenza di un riferimento particolare, segnato direttamente sull’asfalto del parcheggio, corrispondente all’ingombro esatto di un Airbus A330.
Per un errore di valutazione – pare seguendo un’indicazione errata fornita dal marshaller addetto al follow me – il trattorista non si è fermato nel punto prestabilito, ma è proseguito fino al riferimento relativo a un altro tipo di aereo: quello del Boeing 777. Essendo diverse le misure e il posizionamento delle ali e dei motori di un Airbus 330 rispetto a un B777, il risultato è stato che un lato del lungo finger snodabile è entrato in contatto con la cappottatura superiore del motore di sinistra (un General Electric CF6-80E1A4) dell’Airbus A330 Alitalia.
L’operatore non si è reso conto subito del contatto – avvenuto circa 20 metri più indietro – e ha anzi proseguito ancora un po’ nel movimento del trattore, il che ha provocato l’apertura di una crepa di circa un metro di lunghezza. Il danno era tale da impedire la partenza dell’aereo.
I passeggeri, informati dell’incidente, non hanno potuto essere riprotetti immediatamente su un altro volo Alitalia: una parte ha preferito essere trasferita a Roma, ma in ogni caso tutti hanno dovuto attendere il giorno successivo per poter finalmente partire per Tokyo, con l’A330 EI-EJN “Tintoretto” da Milano e con il B777 EI-DBM “Argentario” da Roma.
Fortunatamente il danno non ha interessato le parti interne del motore, ma semplicemente alcuni pannelli della presa d’aria. I tecnici di terra hanno iniziato il lavoro per sostituire i pezzi danneggiati – che sono stati spediti alla massima velocità da Roma con il volo speciale AZ 8013 compiuto il 19 maggio dall’A330 EI-EJG “Raffaello Sanzio” – ed è previsto che l’EI-EJN torni perfettamente operativo dalla giornata del 20 maggio.
Fonti: Alitalia, Marco Russo, Flightradar 24
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