A solo una decina di giorni dal precedente viaggio in America Centrale, Papa Francesco ha utilizzato nuovamente un aereo Alitalia per la prima visita nella storia di un pontefice nella penisola arabica.
Prima tappa del suo viaggio di tre giorni negli Emirati Arabi Uniti è stata Abu Dhabi, raggiunta dal Papa con un Boeing 777 Alitalia; il velivolo prescelto è stato l’EI-DBM “Argentario”, lo stesso che era stato utilizzato lo scorso anno per il suo viaggio apostolico in Cile. Come vuole la tradizione ormai consolidata con la Compagnia, al volo papale in partenza da Roma è stato assegnato il codice AZ4000.
L’equipaggio Alitalia era composto da quattro piloti e nove assistenti di volo. Il supervisore delle attività di bordo è stato il comandante Andrea Gori, che ricopre nella Compagnia il ruolo di direttore operazioni volo ed è quindi il responsabile di tutti i piloti e assistenti di volo di Alitalia. Gori, 57 anni, 15.000 ore di volo, bolognese di nascita e romano d’adozione, è stato coadiuvato dal comandante Graziano Passero (57 anni, 14.500 ore di volo, torinese) e dai primi ufficiali Luca Fratini (54 anni, 18.000 ore di volo, marchigiano di Senigallia) e Paolo Zelli (45 anni, 15.000 ore di volo, romano). Gli assistenti del volo papale sono stati Gennaro Anastasio, Pamela Bellucci, Alessandra De Benedictis, Fabrizio Fidenzi, Laura Leonardi, Maurizio Menga, Roberto Micochero, Andrea Palombelli e Giuliana Serra.
Il 3 febbraio 2019 l’aereo ha effettuato il push back dalla piazzola 831 nel lato sudovest dell’aerostazione di Fiumicino alle 13:09 (ora locale), dopodiché ha rullato fino alla testata della pista 25, da dove è decollato alle 13:27. Dopo l’immediato sorvolo del Tirreno, il B777 ha impostato la prua su una rotta di 134°, verso sud-est, stabilizzandosi alle 13:50 su una quota di 39.000 piedi (11.887m) e una velocità di 900 km/h.
Il volo è proseguito tranquillamente costeggiando Creta (14:50), sorvolando il Nilo (16:00), attraversando il Mar Rosso ed entrando in Arabia Saudita (16:37). Alle 17:33 ora italiana, quando il Boeing 777 si trovava a nord della capitale Riad, è iniziata la progressiva discesa verso l’aeroporto di Abu Dhabi.
Dopo avere sorvolato alle 18:30 (ora italiana) la capitale degli Emirati Arabi Uniti ad una quota di circa 3000 metri, l’aereo ha compiuto una virata di 180° per allinearsi alla pista 31L dell’aeroporto emiratino, sulla quale è infine atterrato alle 21:47 locali (18:47 ora italiana), dopo 5 ore e 20 minuti di volo. Il B777 ha poi rullato brevemente fino a portarsi sul cosiddetto piazzale dei voli presidenziali, dove si è infine fermato alle 21:54 locali.
Sceso dall’aereo, Papa Francesco è stato accolto in una saletta d’onore dal principe ereditario Bin Sayed e poi salutato anche dal grande imam di Al Azhar, Al-Tayyeb.
L’equipaggio Alitalia non è stato modificato per il volo di ritorno dell’aeromobile come “ferry flight”, ovvero senza passeggeri a bordo. Il B777 “Argentario” ha effettuato il push-back dallo scalo emiratino alle 21:47 (ora italiana) per decollare dalla pista 31L alle 22:03 (ora italiana). Dopo 5 ore e 57 minuti, durante le quali ha compiuto un volo di 4.344 km, l’aereo è infine atterrato sulla pista 34R di Fiumicino alle 04:00 del mattino del giorno 4 febbraio.
Fonti: Alitalia, FlightRadar24, FlightAware
Si ringrazia Lorenzo Paulon per la segnalazione
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!