Il volo AZ605 è quello che identifica il collegamento giornaliero di Alitalia tra New York e Milano Malpensa. In genere la tratta è affidata agli Airbus A330, con partenza dallo scalo statunitense intorno a ora di cena e l’arrivo in Italia alle 10:40 del mattino, ora locale.
Lo scorso 31 marzo 2019 l’Airbus A330 EI-EJN “Il Tintoretto”, dopo aver imbarcato 129 passeggeri, alle 20:26 locali ha iniziato il rullaggio sul trafficato aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York. Dopo un elaborato percorso a terra e un’attesa di 36 minuti, l’A330 si è finalmente allineato sulla pista 31L e alle 21:03 locali è decollato verso Brooklyn. Dopo aver compiuto una virata di circa 200° si è diretto verso est, costeggiando Long Island e sorvolando quindi Cape Cod.
Il volo è proseguito normalmente per diverse ore, durante le quali l’aereo, dopo aver lasciato in continente americano passando al di sopra di Terranova, ha intrapreso la traversata atlantica. Alle 8:22 ora italiana del 1 aprile il velivolo ha sorvolato l’Irlanda, alle 8:44 era già sul Galles e alle 9:15 ha iniziato a volare sulla Francia.
Tutto sembrava pronto per l’avvicinamento finale allo scalo di arrivo, ma a Malpensa stava accadendo qualcosa di storto. L’Airbus A330 EI-GGR di Air Italy stava compiendo la stessa rotta del velivolo Alitalia. Il volo Air Italy IG902 era partito da New York alle 21:02 locali e si trovava già in finale a Malpensa quando alle 10:30 ora italiana l’equipaggio ha notato un drone in volo nelle vicinanze del sentiero di discesa. Per evitare potenziali problemi, l’equipaggio ha deciso di riattaccare ed entrare in un circuito di attesa, tra Busto Arsizio e Legnano. Dopo due interi circuiti – e visto che la situazione a Malpensa dal punto di vista della sicurezza non cambiava – l’A330 di Air Italy è stato dirottato allo scalo di Bergamo, dov’è poi atterrato alle 11:04.
Nel frattempo, anche “Il Tintoretto” Alitalia avrebbe dovuto atterrare a Milano Malpensa, ma il perdurare della situazione anomala che di fatto rendeva poco sicuri atterraggi e partenze da quello scalo ha consigliato la messa in attesa anche del volo AZ605. Per cui, dopo aver sorvolato Casale Monferrato, l’A330 AZ è stato immesso in un circuito di attesa al di sopra di Vigevano, ad una quota di 1200 metri circa. Dopo 4 circuiti completi, alle 10:44 il comandante Emanuele Magno è stato informato che perdurando l’inagibilità dello scalo di Malpensa l’opzione alternata era un atterraggio a Torino Caselle. L’aereo ha ripreso quota, si è immesso in una rotta verso ovest e alle 11:01 è infine atterrato sulla pista 36 dello scalo piemontese.
Alle 11:35 locali la situazione a Malpensa è tornata alla normalità e sono state ripristinate tutte le attività di volo. Tuttavia, oltre agli aerei di Air Italy e Alitalia che abbiamo citato, molti altri voli (TAP Air Portugal, EasyJet, Ryanair, Turkish Airlines) in arrivo a Malpensa sono stati costretti a dirottare su scali alternati, tra cui Linate, Genova e Bologna.
I passeggeri del volo AZ605 saranno comunque riprotetti su un volo nazionale Alitalia e potranno quindi arrivare regolarmente a Malpensa, sebbene con qualche ora di ritardo a causa dei problemi causati dal drone in volo in zona non autorizzata. C’è da augurarsi che le Forze dell’ordine riescano a individuare il pilota del drone e a comminargli la giusta sazione.
Fonti: Aviazionecivile.it, FlightRadar24, FlightAware, Ufficio Stampa Alitalia
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