Il volo è una delle esperienze più esaltanti che si possano provare; allo stesso livello possono arrivare probabilmente solo le emozioni suscitate dall’ascolto di un brano musicale particolarmente amato. Nel corso della sua storia, Alitalia e il mondo della musica hanno avuto diversi contatti; di sicuro non frequenti, ma per alcuni versi decisamente unici. Questo articolo illustra tutte le occasioni più memorabili che hanno unito note e aerei.
Sebbene Alitalia non possa più essere considerata la compagnia di bandiera del nostro Paese, di fatto i suoi velivoli sono ancora degli ottimi rappresentanti dell’italianità nel mondo. Da sempre riconoscibili per la livrea col tricolore bianco, rosso e verde, suscitano ancora forti emozioni soprattutto da parte di chi, trasferitosi all’estero, guardandoli può ricordare con nostalgia la nazione in cui è nato e cresciuto. Allo stesso modo, la canzone italiana è conosciuta e amata in tutto il mondo e – sebbene i fasti degli anni ‘60 siano ormai solo un ricordo lontano e sbiadito – all’estero siamo tuttora considerati un popolo che adora la musica e che spesso ama cantare con passione e allegria. Cosa che, pensandoci bene, difficilmente si può immaginare accada di frequente a un finlandese, un egiziano, un giapponese o uno statunitense.
Due simboli efficaci come gli aerei Alitalia e la musica diffondono nel mondo il nostro modo di essere, nel bene e nel male. Ma la commistione di velivoli e note musicali non è qualcosa che accade tutti i giorni. È vero che da sempre musicisti, orchestre, cantanti, compositori e direttori d’orchestra hanno utilizzato gli aerei della flotta Alitalia per spostarsi in Italia e in tutto il mondo, ma pochissimi hanno pensato di usarli come mezzo espressivo per le proprie creazioni musicali. Gli esempi più eclatanti sono stilisticamente lontani anni luce gli uni dagli altri, ma vogliamo raccontare le loro storie.
I Genesis nell’Avio 6
Una delle trasmissioni di varietà di maggior successo nella storia della televisione italiana è stata Fantastico: un programma di punta della prima rete RAI andato in onda in tredici edizioni dal 1979 al 1998. Nell’autunno del 1986 Pippo Baudo era il conduttore di Fantastico 7 (coadiuvato da Lorella Cuccarini e Alessandra Martines) e aveva espresso il desiderio di avere come ospite il gruppo britannico dei Genesis, all’epoca sulla cresta dell’onda dopo la virata sul genere pop impressa dal cantante e batterista Phil Collins. Purtroppo il gruppo era già impegnato in un tour promozionale del proprio disco Invisible Touch e non aveva fisicamente il tempo di trascorrere un’intera giornata al Teatro delle Vittorie di Roma, sede della trasmissione TV. Tuttavia, le insistenze di Baudo e la piena collaborazione di Alitalia permisero di ottenere la quadratura del cerchio. I Genesis in tutto potevano concedere circa tre ore di tempo e dovendo transitare di passaggio a Fiumicino, lo staff di Fantastico e di Alitalia pensarono di allestire un set di ripresa all’interno dell’hangar adibito al lavaggio e alla verniciatura dei velivoli. Come ben sa chi frequenta lo scalo romano, l’hangar Avio 6 è impressionante, con i suoi 8000 metri quadri per 25 metri di altezza, e in quei giorni l’ambiente non era affatto sgombro: al suo interno era presente infatti l’Airbus A300 I-BUSH “Mantegna”, in manutenzione.
I tecnici Alitalia e RAI fecero miracoli: enormi rotoli di plastica trasparente usati per le operazioni di lavaggio e verniciatura vennero adattati a foggia di quinte e le luci di scena e le macchine del fumo furono posizionate in modo da non interferire con il materiale già presente in loco. I tre componenti del gruppo musicale si sistemarono sotto la semiala sinistra – con l’indicazione di muoversi il meno possibile dalle rispettive posizioni – e i cameramen vennero istruiti affinché seguissero percorsi obbligati al di sotto dell’aereo, per evitare contatti diretti con il velivolo o le strutture dell’hangar, scongiurando possibili incidenti. Lo sfasamento tra gli orari della trasmissione TV e la disponibilità del gruppo imposero riprese in differita; Phil Collins, Tony Banks e Mike Rutherford si esibirono in playback, senza alcuna possibilità di interazione in diretta con Pippo Baudo.
La trasmissione andò in onda su RAI Uno il 15 novembre 1986 e i tre componenti dei Genesis suonarono due canzoni: Invisible Touch e In Too Deep. Nel corso della breve conferenza stampa tenutasi lo stesso giorno delle registrazioni, il tastierista Tony Banks affermò: «Non veniamo spesso in Italia, però qui abbiamo molte radici: è uno dei primi Paesi che ha ascoltato la musica dei Genesis». E il cantante e batterista Phil Collins aggiunse: «Il primo grosso concerto della nostra carriera è stato proprio al Palasport di Roma, ed il modo col quale il pubblico ha reagito ci ha dato molta fiducia». Chissà se i Genesis si ricordano ancora di quel loro inusuale concerto sotto l’ala di un Airbus a Fiumicino? Noi per l’occasione abbiamo restaurato il filmato RAI, gentilmente fornitoci da Alessandro Carmassi, caposcalo Alitalia e grande appassionato dei Genesis.
La Carrà tra Jumbo, DC-10 e A300
Il gruppo britannico non è stato l’unico ad avere scelto gli aerei Alitalia come sfondo per un video musicale. Anche la celeberrima showgirl Raffaella Carrà realizzò una serie di riprese sulle piste di Fiumicino a corredo di una propria esibizione. Era il 1980 e la Carrà, dopo aver raggiunto un’enorme popolarità in patria, aveva deciso di ampliare i propri orizzonti, creando una trasmissione televisiva denominata Millemilioni. Si trattava di un ambizioso progetto di cooperazione internazionale con altre emittenti televisive – l’argentina ATC, la messicana Canal 13, la britannica ITC e la russa TSS – che prevedeva la realizzazione di cinque puntate, ognuna delle quali girata in una diversa capitale.
La seconda puntata era dedicata a Roma e per dare un’impronta cosmopolita ad una delle più celebri canzoni italiane – Nel blu dipinto di blu (Volare) – si decise di organizzare una serie di riprese nell’area tecnica di Alitalia, usando i Boeing 747, gli Airbus A300 e i McDonnell Douglas DC-10 della compagnia come set video. Raffaella Carrà, in uno dei suoi caratteristici completi con stivali al ginocchio e body attillato, si era avvalsa di ben 9 ballerini che si alternavano sulle semiali del Jumbo I-DEME “Arturo Ferrarin”, mentre lei gorgheggiava da uno dei giganteschi motori Pratt & Whitney JT9D-7A, caratteristici della prima serie impiegata su questo tipo di velivoli. Nelle riprese si nota anche il passaggio del DC-10 I-DYNU “Guglielmo Marconi” trainato da un trattore e poi parcheggiato a fianco del Boeing 747. L’ultima parte del video vedeva la Carrà esibirsi sulla semiala destra dell’Airbus A300 I-BUSB “Tiziano”, mentre i suoi boys danzavano in basso, sull’asfalto. Le ultime immagini erano dedicate a una sfilata di code di Douglas DC-8/62 Alitalia, tra cui faceva capolino anche quella di un DC-8 Aeral.
Nonostante le riprese fossero state realizzate nel 1980, la trasmissione dedicata alla città di Roma e contenente il video di Raffaella Carrà tra gli aerei Alitalia fu trasmessa sulla Rete Due RAI solo molti mesi dopo, precisamente alle 20:40 di domenica 15 marzo 1981. Oggi tutti gli aerei ripresi in quel video non fanno più parte della flotta e anzi moltissimi sono già stati demoliti, ma l’inossidabile Carrà è sempre attiva, con il terzo ciclo di trasmissioni A raccontare comincia tu in programma per l’estate 2020.
Ayane, Pausini e Fedez
Nel maggio 2016 venne lanciata una campagna pubblicitaria di Alitalia per il rilancio dell’immagine della compagnia. Nello spot, la cantautrice milanese Malika Ayane interpretava un riarrangiamento moderno di Vittorio Cosma dell’ormai classica canzone Nel blu dipinto di blu di Franco Migliacci e Domenico Modugno. Tuttavia, la cantante non è presente nel video e Ayane non ha utilizzato l’immagine di Alitalia nei suoi spot musicali.
Grazie agli oltre 70 milioni di dischi venduti, ai 255 dischi di platino, un Grammy Award e una vittoria al Festival di Sanremo, Laura Pausini è tra le cantautrici più note del panorama musicale non solo italiano. Anche lei ha in qualche modo subìto il fascino degli aerei Alitalia, il che è stato dimostrato dalla presentazione del suo tredicesimo album, intitolato Fatti sentire. Invece della solita conferenza stampa, l’artista decise di realizzare una presentazione “volante” a bordo di un aereo Alitalia, acquistando l’intero lotto di posti disponibili sul volo AZ2045 in normale servizio da Milano Linate a Roma, il 15 marzo 2018. L’aereo, l’Airbus A320 EI-DSG “Elio Vittorini”, condotto da Francesco Fanelli, decollò alle 11:47 con Laura Pausini e i suoi ospiti atterrando a Fiumicino alle 12:36. Nel corso del volo, Laura Pausini diede il benvenuto ai passeggeri a bordo di “AliLaura”, effettuando diversi simpatici annunci e distribuendo bevande, trasformandosi – per un solo giorno – in assistente di volo. Alitalia, official carrier dell’evento e del tour, aveva tappezzato l’Airbus con il volto della cantante e la copertina del nuovo album. Da parte sua, Laura Pausini confidò che «È su questi aerei che spesso scrivo le mie canzoni, perché ci trascorro gran parte della mia vita».
Pochi mesi dopo, il 31 agosto, fu la volta del rapper Fedez, che per convolare a nozze con Chiara Ferragni affittò un intero A319 Alitalia per accompagnare 120 tra amici e parenti da Milano Linate a Catania. Il tutto con una pervasiva brandizzazione targata “The Ferragnez” riprodotta sulle buste contenenti le carte di imbarco, sui pannelli dei gate di accettazione, sul tappeto rosa alla base della scaletta, sui poggiatesta di tutti i sedili dell’aereo e sugli snack serviti a bordo. L’aereo usato per l’evento era l’EI-IMW: uno dei rari velivoli della flotta Alitalia a cui non è stato assegnato alcun nome di battesimo. Com’era prevedibile, l’evento raccolse molta attenzione e anche diverse proteste da parte del Codacons e addirittura da parte di alcuni deputati che inoltrarono interrogazioni ai Ministeri competenti, in quanto avevano considerato improprio l’impiego di uno degli aerei Alitalia. Ma la compagnia chiarì che l’operazione non era costata un euro, se non il normale sconto commerciale applicato a chi acquista tutti i biglietti di un volo di linea già previsto nella programmazione operativa, e che era diventato “dedicato” a un unico gruppo.
Da notare che anche un’icona della musica come Mina ha usato nel 1966 l’hangar Avio 3 di Fiumicino come sfondo un po’ surreale di uno spot commerciale per la pasta Barilla, a firma di Piero Gherardi. Il brano era “Mai così” e la cantante indossava un abito nero dal lungo strascico di organza, aggirandosi tra i caratteristici stralli in cemento armato realizzati solo pochi anni prima dall’architetto Riccardo Morandi – lo stesso progettista dello sfortunato viadotto Polcevera a Genova, poi crollato nel 2018. Nel corso di queste riprese, andate in onda in una serie di “Carosello” dell’epoca, non è però visibile nessun aereo.
Produzione discografica e sponsorizzazione di eventi musicali
Sebbene sia un fatto conosciuto solo da parte di pochi appassionati e addetti ai lavori, dagli anni ’60 in avanti Alitalia ha prodotto una serie di dischi e CD che venivano regalati ai passeggeri più prestigiosi, oppure distribuiti nel corso di eventi o festività. I primi esempi sono state le raccolte di canzoni tipicamente italiane in voga a quei tempi: nel 1960 ad esempio Alitalia iniziò una collaborazione con la casa discografica torinese Fonit Cetra per la realizzazione di una serie di dischi a 33 giri contenenti i successi canori italiani dell’epoca, inclusi quelli del Festival di Saremo. Claudio Villa, Fred Buscaglione, Nilla Pizzi prestarono quindi la propria voce a una produzione speciale per Alitalia destinata soprattutto ai turisti stranieri, il cui retro di copertina riportava la frase “…a slice of sun, of sea, of songs…” (una fetta di sole, di mare, di canzoni). Questi dischi sono piuttosto rari e tuttora ricercati dai collezionisti. Successivamente furono effettuati altri tentativi sia con dischi di musica leggera, sia con noti radiocronisti che narravano la storia del campionato mondiale di calcio.
A partire dagli anni ’80, grazie alla sponsorizzazione dei concerti di Natale tenutisi nella basilica superiore di San Francesco ad Assisi e trasmessi in Eurovisione, Alitalia iniziò a produrre dei CD commemorativi fuori commercio contenenti le arie e le musiche suonate dalle varie orchestre e i diversi interpreti succedutisi nel corso dei concerti umbri. Parallelamente iniziò anche la sponsorizzazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dei concerti di Umbria Jazz, del famoso concerto dei tre tenori José Carreras, Plácido Domingo e Luciano Pavarotti a Caracalla (tenutosi il 7 luglio 1990), oltre a uno speciale accordo commerciale per i trasferimenti internazionali del personale del Teatro alla Scala di Milano. Come ultima nota, va citata l’analisi endoscopica effettuata su commissione del Comune di Genova sul “Cannone”: il celebre violino che Guarneri del Gesù realizzò nel 1743 espressamente per Niccolò Paganini. Questa delicata indagine, compiuta nell’aprile del 1987, fu resa possibile grazie all’utilizzo di una speciale attrezzatura a fibre ottiche fornita da Alitalia – e normalmente usata per i controlli di parti irraggiungibili nel corso delle periodiche manutenzioni dei velivoli – e indispensabile per l’esame non invasivo delle parti interne dello strumento.
Diego Meozzi
Si ringrazia per la collaborazione Nicholas e Alessandro Carmassi, Patrizio Cartia e Filippo Nassetti
Titolo | Anno | Codice | Genere | Contenuto/Interpreti |
Alitalia | 1960 | Fonit Cetra SSL 001 | Musica leggera | Nilla Pizzi, Claudio Villa, ecc. |
Alitalia | 1960 | Fonit Cetra SSL 002 | Musica leggera | X° Festival della canzone di Sanremo 1960 |
Alitalia | 1960 | Fonit Cetra SSL 004 | Musica leggera | Nilla Pizzi, Domenico Modugno, ecc. |
Alitalia …A Slice of Sun, of Sea, of Songs | 1961 | Fonit Cetra SSL 006 | Musica leggera | XI° Festival della canzone di Sanremo 1961 |
Come Back to Rome | 1962 | MGM K 13071 | Musica leggera | Katyna Ranieri |
Forza Azzurri (AZ 01) | 1978 | AZ 01 | Storia campionato | Enrico Ameri, Paolo Carbone |
Alitalia – Concerto di Natale | Classica | Cori e concerto | ||
Siempre tenemos a Italian en un rincon de corazon | Musica leggera e tradizionale | Tito Schipa, Nicola di Bari | ||
Una poltrona all’opera Vol.1 | 1983 | AL 001 | Musica lirica | Compilation di autori |
Alitalia – Concerto di Natale | 1991 | AZ 1991 | Classica | Compilation di autori |
Alitalia – Concerti di Natale | 1992 | Classica (2 CD) | Compilation di autori | |
Alitalia Presidential Album 1992 | 1992 | Classica | Severino Gazzelloni | |
Concerto di Natale | 1999 | Classica | Compilation di autori | |
Dieci anni di concerto di Natale | AZ 10 | Classica (2 CD) | Compilation di autori | |
Vi voliamo un buon Natale | CDAL003 | Classica | Compilation di autori | |
Lo sanno anche le renne | Classica | Compilation di autori |
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