Nel corso dell’ultima settimana si sono verificati due eventi inattesi che hanno coinvolto altrettanti Airbus A330 di Alitalia.
Lo scorso 24 febbraio 2019, l’A330 EI-EJJ “Michelangelo Merisi da Caravaggio” avrebbe dovuto riportare a Roma un folto gruppo di vacanzieri che avevano scelto di trascorrere le proprie ferie negli atolli delle Maldive. Il volo AZ777 avrebbe dovuto decollare alle 13:45 locali dall’aeroporto di Malé, capitale dello stato insulare nell’Oceano Indiano. Come spesso accade in questi voli, l’aereo era pieno a tappo (come definito talvolta dallo slang degli aa.vv.): 19 passeggeri in classe Magnifica, 17 in Premium e 213 in economy.
Alle 10:24 ora italiana l’A330 ha chiuso i portelli, iniziando il rullaggio e risalendo l’unica pista da 2960 metri dell’atollo, per portarsi sulla testata 18. Poco dopo, però, i piloti hanno riscontrato un problema all’unità FADEC del motore numero 2, per cui il rullaggio è stato interrotto e il velivolo è rientrato in uno dei parcheggi, in posizione decentrata, sul lato destro dell’aerostazione. Ogni motore di A330 dispone di un FADEC (Full Authority Digital Engine Control) che è il sistema digitale di controllo di gestione del motore stesso, capace di monitorare tutte le principali funzioni: dal flusso di carburante, alle sequenze di accensione, al controllo dei limiti dei parametri e alla trasmissione dei dati relativi in cabina. Sulle prime sembrava che il guasto potesse non essere particolarmente grave, per cui l’equipaggio e i tecnici hanno cercato di risolvere il malfunzionamento. I passeggeri sono rimasti a bordo, perché in ogni caso la partenza appariva imminente. Tuttavia, dopo quasi 5 ore di attesa, tecnici ed equipaggio hanno dovuto gettare la spugna, dato che non era possibile risolvere il problema senza dei nuovi pezzi di ricambio. Il volo è stato quindi cancellato e i numerosi passeggeri sono stati sbarcati e assistiti dallo scalo maldiviano.
Poiché in ogni caso sarebbe stato impossibile ripartire il giorno stesso, i 249 passeggeri e l’equipaggio dell’A330 sono stati alloggiati nelle varie strutture alberghiere disponibili. Alle Maldive, febbraio è un periodo di altissima stagione, per cui non è stato affatto facile smistare tutti gli ospiti extra: un plauso all’assistenza di terra Alitalia e ai rappresentanti dello scalo di Malé per essere riusciti nell’impresa. Solo una famiglia di 5 persone della classe Premium ha rinunciato all’attesa, acquistando biglietti sul volo Etihad che sarebbe partito intorno alle 21 locali.
L’unico modo per fare ripartire l’aereo bloccato sull’atollo e fare rientrare i passeggeri a Roma era quello di inviare un secondo A330 (l’EI-EJI “Canaletto”) a Malé, con tecnici e pezzi di ricambio. Il Ferry Flight AZ8000 è perciò decollato alle 17:47 ora italiana del giorno 25 dalla pista 34L di Fiumicino ed è atterrato a Malé alle 2:14 ora italiana del 26 febbraio. Dopo aver sbarcato tecnici e ricambi, e aver imbarcato tutti i passeggeri del volo cancellato il giorno prima, alle 8:56 locali l’Airbus A330 ha lasciato il parcheggio, si è portato sulla testata della pista 36 di Malé e alle 9:05 è decollato, con destinazione Roma. Alle 16:24 ora italiana, l’aereo ha finalmente toccato terra sulla pista 34L di Fiumicino.
Lo stesso giorno, dopo essere stato riparato, anche l’A330 EI-EJJ “Michelangelo Merisi da Caravaggio” è decollato da Malé alle 23:07 locali come Ferry Flight AZ8011 e alle 6 del mattino del 27 febbraio è felicemente atterrato sulla pista 34R di Roma Fiumicino.
La seconda disavventura che ha avuto come protagonista un A330 Alitalia ha avuto inizio più o meno nello stesso periodo in cui EI-EJI riportava in Italia i passeggeri dalle Maldive. Il volo AZ631 era decollato regolarmente dalla pista 8R di Miami (Florida, USA) alle 20:01 ora locale del 25 febbraio, con destinazione Roma. L’aereo era l’EI-EJN “Il Tintoretto”; dopo aver sorvolato Grand Bahama, alle 02:28 ora italiana l’A330 si è stabilizzato su una quota di 10.700 metri, una velocità di 980 km/h e mantenendo una prua di 44° ha iniziato la traversata atlantica.
A bordo tutto sembrava procedere normalmente fino a quando una passeggera di una certa età ha cominciato ad accusare seri problemi di salute. L’emergenza è avvenuta in pieno Atlantico, a 40° nord e 30° ovest, per cui lontano da qualunque possibile scalo. A bordo erano comunque presenti due medici che assieme all’equipaggio di cabina hanno prestato soccorso alla passeggera che apparentemente era stata colta da un ictus. Il comandante ha dichiarato emergenza medica e l’aereo ha modificato la propria rotta per atterrare il più velocemente possibile allo scalo più vicino: Lajes nelle isole Azzorre. Si tratta dell’aeroporto con la pista più lunga disponibile nell’arcipelago Portoghese: 3911 metri.
Alle 7:41 ora italiana l’A330 Alitalia si è immesso su una rotta quasi perfettamente diretta verso sud (con prua a 176°) e da 11.300 metri di altitudine si è rapidamente portato verso l’isola di Terceira, dov’è riuscito ad atterrare alle 9:21 locali, circa 9 ore e 40 dopo il decollo da Miami. La passeggera è stata immediatamente sbarcata e quindi ricoverata d’urgenza presso le strutture sanitarie locali, che hanno stabilizzato la situazione clinica della donna.
Alle 10:08 ora italiana “Il Tintoretto” ha lasciato il parcheggio dell’aeroporto di Lajes e dopo essersi allineato sulla testata della pista 33, alle 10:26 ha lasciato le Azzorre come volo AZ63C alla volta di Roma Fiumicino, dove ha toccato terra alle 14:30 ora locale.
Grazie a Lorenzo Paulon per le segnalazioni e a Federico Frata per i dettagli aggiuntivi.
Fonti: FlightRadar24, FlightAware
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