Da parecchio tempo le uniche opzioni possibili riguardo la flotta Alitalia sembrano essere la dismissione dei modelli più datati, la rinegoziazione dei termini dei leasing per i contratti meno favorevoli e la “messa al prato” dei velivoli non più utilizzabili. Insomma, si parla solo di contrazione e ridimensionamento.
Prima dell’ingresso delle FS come possibile partner commerciale della Compagnia, le offerte ricevute prevedevano una riduzione del 50% della flotta e una concentrazione delle rotte sul corto-medio raggio. Negli ultimi mesi, la tendenza sembrava essersi invertita e grazie anche alle difficoltà in cui si sono trovate altre compagnie aeree, sul mercato erano apparsi numerosi velivoli dell’ultima generazione, disponibili a condizioni molto interessanti.
Primera Air Scandinavia è stata una compagnia low cost giovane, ambiziosa ed aggressiva. Nata nel 2003 come JetX e in seguito rilevata dal gruppo Primera Travel, questa linea aerea aveva ordinato sei dei nuovissimi Airbus A321 Neo, immettendone in servizio 5 in una disposizione di cabina che prevedeva 16 posti in business class in configurazione 2+2 e 182 in classe turistica in configurazione 3+3 e pitch (la distanza con il sedile antistante) di 31 pollici, corrispondenti a 78 cm. Per una serie di concause, i primi di ottobre del 2018 Primera Air ha dovuto chiudere i battenti, mettendo a terra la sua flotta di 7 velivoli (tra A321 Neo e B737-800) e cancellando gli ordini per altri 22 aerei.
Alitalia era in cerca di nuovi aeromobili da affiancare alla flotta davvero vetusta di dodici A321, che volano con i colori AZ ormai da periodi compresi tra i 18 anni e 6 mesi (I-BIXK) e i 22 anni e 10 mesi (I-BIXL). Cosa desiderare di meglio che qualche A321 Neo praticamente nuovo, che la danese Primera Air era stata costretta a lasciare inattivo? A fine novembre 2018 era stato proprio l’ex commissario Alitalia Luigi Gubitosi a dare l’annuncio dell’interesse della Compagnia verso questi velivoli, nella sua lettera di commiato ai dipendenti Alitalia. In quel testo, Gubitosi aveva descritto i tre A321 Neo come gli aerei «che segneranno l’inizio del processo di modernizzazione della flotta».
Gli A321 Neo ex Primera Air disponibili erano in tutto 5: due gestiti dal lessor GECAS (OY-PAA e OY-PAF) e tre dal lessor ACG – Aviation Capital Group (OY-PAC, OY-PAD e OY-PAE). Alitalia era molto interessata e vicinissima a concludere l’accordo per l’impiego di tre di questi nuovi velivoli: gli aerei erano già stati reimmatricolati e preparati alla verniciatura. Il primo era l’ex OY-PAE (numero di costruzione Airbus 8312), ritirato dal servizio a Londra Stansted lo scorso 1 ottobre – dopo nemmeno un mese e mezzo dalla consegna da parte di Airbus – e quindi trasferito all’aeroporto di Newquay Cornwall (NQY) il 15 dello stesso mese. Questo aereo aveva ricevuto le nuove marche irlandesi EI-ITA il 21 dicembre 2018 ed era in procinto di essere ridipinto nella livrea Alitalia, ma è tuttora fermo in Cornovaglia. Il secondo velivolo teoricamente destinato ad Alitalia era l’A321 Neo con registrazione Primera OY-PAC (numero di costruzione Airbus 8260), reimmatricolato EI-LIA sempre il 21 dicembre dello scorso anno; originariamente era stato messo a terra a Parigi Charles De Gaulle il 30 settembre e quindi trasferito ed accantonato anch’esso all’aeroporto di Newquay Cornwall dal 16 novembre 2018.
Il terzo velivolo, registrato successivamente rispetto agli altri due, ha ricevuto le marche EI-GHV: si trattava dell’ex Primera OY-PAD, con numero di costruzione Airbus 8288. Come il velivolo precedente, anche questo A321 Neo era stato in servizio solamente per un paio di mesi, prima di essere ritirato e accantonato all’aeroporto Charles De Gaulle il 1 ottobre 2018. Che Alitalia fosse la compagnia a cui sarebbero stati destinati i nuovi A321 Neo è comprovato anche dalla curiosa combinazione del suffisso delle marche successivo alla sigla di registrazione irlandese dei primi due A321 Neo: EI-ITA e EI-LIA compongono infatti il nome “Italia”.
In cosa si differenziano i nuovi aerei? Innanzitutto la sigla Neo significa “New Engine Option” (opzione nuovi motori) e in luogo dei “vecchi” motori CFM 56-5B2/P i nuovi velivoli sfoggiano dei propulsori LEAP-1A32. Grazie all’adozione di questi motori rinnovati, di una cellula migliorata, di winglets di grandi dimensioni alle estremità alari, gli A321 Neo sfoggiano una maggiore autonomia (aumentata di circa 900 km), un consumo inferiore del 15% rispetto al modello precedente e costi operativi più bassi dell’8% circa. Gli A321 Neo utilizzano inoltre un nuovo sistema di purificazione dell’aria in cabina, sono più silenziosi e con emissioni di ossido di azoto più contenute del 10% rispetto alla serie A320 standard. Interessante soprattutto l’estesa autonomia dei nuovi aerei: quando erano in servizio con Primera Air, erano soliti effettuare collegamenti non stop da Londra e Parigi a Boston, Newark, Toronto e Washington-Dulles, con tempi di volo anche di 8 ore e 40 minuti. Grazie all’aumentato raggio di azione, Alitalia avrebbe potuto utilizzarli sul primo segmento del lungo raggio, servendo scali come Nairobi e Mumbai.
Il prezzo di listino (2018) di un A321 Neo è pari a 129,5 milioni di dollari, ovvero circa 113 milioni di euro al cambio attuale, mentre il costo medio mensile per il noleggio di uno di questi velivoli si aggira intorno ai 340.000 dollari: poco meno di 300.000 euro. Da notare che i sedili attuali sono tutti dotati di porta USB, con una “power socket” presente sulle sole poltrone di business, mentre sono assenti i sistemi IFE (in-flight entertainment) e il Wi-Fi.
Alitalia aveva già prenotato la verniciatura di questi velivoli alla IAC – International Aerospace Coatings, che aveva riservato uno slot per la lavorazione che però non ha mai ricevuto una conferma definitiva.
Purtroppo per chi sperava in un rinnovamento della flotta Alitalia, con l’abbandono del commissario Gubitosi è anche venuta meno la persona che più di ogni altra desiderava approfittare dell’occasione di una serie di velivoli praticamente nuovi da inserire in servizio nel medio-lungo raggio. Di conseguenza – anche nell’ottica della delicata fase di trattative in cui si trova la Compagnia – l’intero progetto degli A321 Neo è stato letteralmente “congelato”.
Non è del tutto escluso che se si riuscisse a trovare a breve un nuovo partner commerciale e un nuovo assetto societario, Alitalia non possa ritornare sui propri passi e rivolgersi agli A321 Neo ex Primera, ma dato che si tratta di velivoli decisamente appetibili dal punto di vista commerciale, è molto probabile che il lessor sarà in grado di trovare un’altra linea aerea decisa a servirsi di questi aerei.
[Articolo aggiornato il 25 gennaio 2019]
Gli A321 Neo a cui era interessata Alitalia
Marche | Primo volo | Condizione |
---|---|---|
EI-ITA (ex OY-PAE / D-AVZS) | 31 luglio 2018 | Accantonato il 1 ottobre 2018 a STN, poi a NQY dal 15 novembre 2018 |
EI-LIA (ex OY-PAC / D-AVYL) | 17 maggio 2018 | Accantonato il 30 settembre 2018 a CDG, poi a NQY dal 16 novembre 2018 |
EI-GHV (ex OY-PAD / D-AVIJ) | 25 luglio 2018 | Accantonato il 1 ottobre 2018 a CDG |
Dimensioni e disposizione delle poltrone nella cabina degli A321 Neo usati da Primera Air e a breve in servizio per Alitalia
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