Questo mese di giugno ha visto diversi velivoli Alitalia affrontare qualche difficoltà, sebbene non di livello tale da impensierire troppo equipaggio e passeggeri.
Il 13 giugno 2016, l’APU (auxiliary power unit – un generatore di corrente azionato da una piccola turbina che si trova in coda e serve per assicurare ai velivoli l’energia elettrica per tutti gli strumenti che ne hanno bisogno anche a motori spenti) di un Embraer ERJ-175 Alitalia che da Fiumicino era diretto a Milano Linate ha emesso un’improvvisa fiammata. Pur non innescando un principio d’incendio, per sicurezza sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco dello scalo, sebbene l’equipaggio avesse già la situazione sotto controllo. I passeggeri sono stati fatti sbarcare dall’aereo con marche EI-RDC “Parco Nazionale delle Cinque Terre” e sono ripartiti con un altro volo.
Fonti dell’ Alitalia precisano che «non c’è stato nessun incendio a nessun motore. Si è verificata una fiammata al generatore di corrente ausiliaria (APU). Sono entrati in funzione i sistemi automatici di sicurezza dell’aeromobile e il problema si è quindi immediatamente risolto. I passeggeri sono stati fatti sbarcare in totale tranquillità e sono stati riprotetti su altro volo».
Durante la mattinata dello stesso giorno, un altro volo Alitalia aveva registrato problemi: un velivolo che da Catania stava per portare circa 150 passeggeri all’aeroporto di Fiumicino, ha dovuto rinunciare al decollo. Colpa di un bird-strike, ovvero di una collisione tra l’aereo e degli uccelli. Dopo l’impatto, il comandante del volo AZ1722 – in partenza alle 6,15 dallo scalo Fontanarossa – ha subito attivato le procedure di sicurezza e fermato il rullaggio sulle piste. I passeggeri sono stati fatti scendere e poi riprotetti sui voli successivi verso la Capitale.
Infine il giorno 17 giugno 2016, il volo AZ1768 Palermo-Milano delle 6:20, nel corso del rullaggio di primo mattino all’aeroporto Falcone Borsellino, è entrato in collisione con uno stormo di uccelli, molto probabilmente gabbiani secondo le testimonianze di alcuni dei passeggeri. L’Airbus A320-216 è stato costretto ad una brusca frenata, ma dato che non si stava spostando ad alta velocità, i danni derivati dall’impatto con gli animali sono stati trascurabili.
Per sicurezza, tuttavia, il comandante del volo ha preferito rientrare all’area di parcheggio, sbarcare i passeggeri e fare effettuare dai tecnici dello scalo un controllo ai motori del velivolo, per sincerarsi se i volatili ne avessero danneggiato le parti esterne. Una volta sinceratosi che l’Airbus EI-EIA “Elsa Morante” non aveva subito alcun danno tale da precludere la sicurezza del volo, il comandante ha predisposto il nuovo imbarco dei passeggeri. L’aereo è quindi decollato alle 9:06 per atterrare a Milano Linate alle 10:18, con un ritardo di circa 2 ore e mezza rispetto all’orario originale.
GESAP, la società che gestisce lo scalo, ha dichiarato che “Il velivolo era in movimento nel piazzale, non è nemmeno decollato. [È poi] rientrato al parcheggio per controllo”.
Foto di apertura © Joe Heeney
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