In pochi giorni, cinque aerei Alitalia hanno dovuto far fronte ad emergenze di vario genere. Il primo evento è accaduto il 6 novembre 2018 sul volo AZ1162, che collega Lamezia Terme allo scalo di Fiumicino. L’Airbus A320 EI-DSV “Primo Levi” avrebbe dovuto decollare dallo scalo calabrese alle 6:25 del mattino e ha lasciato il gate alle 6:31 locali, con solo un breve ritardo. Dopo essersi allineato sulla testata della pista 28, l’aereo ha iniziato la corsa di decollo e ha staccato le ruote da terra alle 6:35, dirigendosi verso ovest. Dopo pochi minuti, l’equipaggio ha riscontrato un problema a uno dei motori, per cui alle 6:38 l’aereo è stato costretto a deviare dalla rotta originariamente prevista, iniziando a compiere due ampi cerchi a un’altitudine di circa 2000 piedi al di sopra del Mare Jonio, ridirigendosi quindi verso lo scalo di partenza. Alle 6:48 l’aereo Alitalia, con 179 passeggeri a bordo, è atterrato senza alcun problema sulla pista 10 dell’aeroporto “Sant’Eufemia” di Lamezia Terme, dov’era atteso dall’usuale serie di veicoli di soccorso, automaticamente allertati per l’emergenza. I passeggeri sono stati sbarcati e quindi riprotetti su un altro volo, mentre l’A320 EI-DSV è rimasto nello scalo per i dovuti controlli al motore.
Poche ore dopo, il volo AZ1156 da Reggio Calabria a Roma, servito dall’Airbus A319 EI-IMJ “Isola di Caprera” che avrebbe dovuto decollare alle 11:10, ha intrapreso il rullaggio alle 11:31 locali. Allineatosi sulla pista 15, il velivolo è decollato regolarmente alle 11:35, compiendo come da programma una virata a 270 gradi e dirigendosi verso nord. Alle 11:40 l’aereo si è stabilizzato su una quota di 6900 piedi e ha proseguito sul Tirreno, a metà strada tra le isole Eolie e Gioia Tauro, quando si è verificato un problema all’impianto di pressurizzazione. Precauzionalmente, il velivolo ha evitato di raggiungere quote più elevate ed è rimasto a 2100 metri di altezza; l’equipaggio ha reputato più sicuro rientrare allo scalo di partenza, perciò l’A319 ha compiuto una virata di 180 gradi, riatterrando in piena sicurezza sulla pista numero 15 dello scalo reggino alle 11:55. I passeggeri sono stati sbarcati mentre l’aereo è stato sottoposto a un controllo e revisione. Lo stesso giorno, l'”Isola di Caprera” è nuovamente decollato verso Roma alle 17:30 come volo speciale AZ8010 ed è infine atterrato a Fiumicino alle 18:23.
Giovedì 8 novembre 2019 a Milano Linate l’Airbus A319 EI-IMW – uno dei pochi aerei Alitalia senza nome di battesimo – era in attesa di partire per Napoli per compiere il volo AZ1293; i passeggeri erano già presenti a bordo, ma alle 10:13 un furgone del catering della ditta Gategourmet ha colpito una semiala del velivolo. Le conseguenze sull’aereo sono state minime e non si è verificata alcuna perdita di carburante, ma lo scalo è stato chiuso per una decina di minuti, come imposto dalle procedure di sicurezza. Oltre ai tecnici dello scalo e di Alitalia, in pista è intervenuta la Polaria, i Vigili del Fuoco e soccorritori del 118, con due ambulanze e un’auto medica. Fortunatamente non c’è stata nessuna emergenza seria; i 76 passeggeri sono stati fatti sbarcare e quindi riprotetti su un altro volo. A bordo era presente il rapper Ghali, che in serata aveva in programma un concerto al Palapartenope e che ha postato su Instagram un video delle fasi successive al piccolo incidente. L’unica persona che ha avuto bisogno di essere trasportata all’ospedale San Raffaele in codice verde è stato l’autista del furgone: un sessantenne rimasto leggermente contuso e in profondo stato di choc emotivo.
Lo stesso giorno, alle 14:44 l’Airbus A320 EI-DTF “Giovanni Boccaccio” era decollato dalla pista 25 di Fiumicino con destinazione Amsterdam. Il volo AZ110 ha proseguito come da programma la sua rotta verso nord fino a quando, circa un’ora dopo, una passeggera di 67 anni che si trovava a bordo ha accusato alcuni seri problemi cardiaci. Considerata la gravità della situazione, il comandante ha ritenuto opportuno dichiarare emergenza medica e atterrare al più vicino scalo disponibile. L’aereo si trovava a 38.000 piedi ed aveva da poco superato la città di Norimberga, per cui il controllo del traffico aereo ha guidato il velivolo verso lo scalo di Francoforte. Il velivolo, ottenuta la precedenza assoluta sugli altri voli, ha compiuto una rapida discesa ed è atterrato alle 16:21 sulla pista 07 dello scalo tedesco. I medici aeroportuali hanno preso immediatamente in consegna la passeggera malata e l’hanno trasportata d’urgenza al più vicino ospedale. Alle 18:00 l’aereo ha potuto lasciare la propria posizione di parcheggio e alle 18:09 è potuto ridecollare verso la capitale olandese, dove è regolarmente atterrato sulla pista 18 dell’aeroporto di Amsterdam-Schiphol, alle 18:51 locali.
Infine, il giorno 9 novembre si è verificato l’evento più tragico. Il volo AZ609 da New York a Roma era decollato dallo scalo americano con quasi due ore di ritardo. Il Boeing 777 EI-ISE “Portofino / Pier Paolo Racchetti” aveva effettuato la trasvolata oceanica in notturna senza alcun problema, ma quando ha iniziato a sorvolare a una quota di 38.700 piedi il Mar Ligure verso le 7 del mattino, poco dopo l’alba, un passeggero italiano di 47 anni è stato colto da un malore a bordo. Sull’aereo erano presenti quattro medici che hanno cercato di rianimarlo, utilizzando anche il defibrillatore che fa parte della dotazione medica degli aerei a lungo raggio di Alitalia. Simultaneamente, il comandante del volo ha dichiarato emergenza medica ed ha ottenuto la priorità assoluta per l’atterraggio a Fiumicino. L’aereo è atterrato sulla pista 16R dello scalo romano alle 7:33 e si è portato rapidamente all’area di parcheggio W6, dov’erano in attesa i medici del Pronto Soccorso. Purtroppo, una volta saliti a bordo, non hanno potuto fare nient’altro che constatare il decesso del passeggero.
Fonti: Corriere della Calabria, Milano Today, Corriere della Sera, Radio Italia, Corriere della Sera, Il Messaggero, Today.it, FlightRadar24, FlightAware
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