L’Airbus A319 con marche EI-IMT, battezzato “Silvio Pellico”, è incorso in una collisione con un gabbiano durante l’atterraggio allo scalo di Trieste Ronchi dei Legionari la sera del 23 febbraio 2016. Il volo AZ1365 era partito da Roma e durante le fasi finali un uccello – forse un gabbiano – è stato risucchiato da uno dei motori dell’aereo. Successivamente, i tecnici della compagnia avevano controllato il velivolo e pulito il motore dai resti del volatile, dando il via libera all’impiego dell’Airbus.
Il volo AZ1364, che avrebbe dovuto fare rientro a Roma Fiumicino con partenza alle 18:50, dopo l’imbarco di circa un centinaio di passeggeri ha iniziato il rullaggio all’aeroporto Pietro Savorgnan di Brazzà. Tuttavia, dopo qualche centinaio di metri e prima di immettersi sulla pista di decollo, sul velivolo si sono sentiti tre scoppi in successione ad un motore, seguiti da una fiammata. Alcuni viaggiatori sostengono di aver visto uscire delle fiamme dalla turbina, mentre altri passeggeri – quelli più lontani dai motori – pare non si siano nemmeno accorti del guasto e siano stati informati della situazione direttamente dagli assistenti di volo.
Il comandante ha avvertito la torre di controllo del problema e l’Airbus Alitalia è stato fatto rientrare al parcheggio dell’aeroporto, con l’attivazione delle consuete procedure di sicurezza. I passeggeri sono quindi scesi in attesa di essere imbarcati su un nuovo volo Trieste-Roma che l’Alitalia aveva organizzato con un altro velivolo: l’Airbus A320 I-BIKC “Zefiro”. L’aereo sostitutivo è quindi ripartito da Ronchi alle 23:23 per atterrare a Roma Fiumicino alle 00:08 del giorno successivo.
“I circa 100 passeggeri che dovevano partire per Roma non hanno subito nessun danno”, ha affermato il direttore generale dello scalo Marco Consalvo, “C’è stato un guasto e il pilota ha subito fatto la segnalazione del problema tecnico riscontrato alla torre di controllo. Tutto si è risolto in estrema sicurezza,” ha concluso Consalvo.
L’Airbus EI-EMT è ancora fermo a Ronchi, e la mattina del 25 febbraio tecnici della compagnia hanno iniziato ulteriori e più approfonditi accertamenti al motore, per capire esattamente cosa è accaduto.
Fonti: Aeroporto FVG, Il Piccolo, Messaggero Veneto
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